Se c’è una cosa per cui le opere di Gaudí sono note, oltre all’originalità dei suoi progetti architettonici, è l’uso della tecnica del trencadís. trencadís come tributo alla natura. Forse non sapete di cosa si tratta a causa del nome, ma sono sicuro che conoscete il tipo di mosaici dai colori vivaci che caratterizzano i loro progetti. E naturalmente, il
trencadís
nella Sagrada Familia non può mancare. Vediamo in cosa consiste questa tecnica e dove è possibile ammirarla visitando questo fantastico tempio.
Che cos’è
trencadís
Il
mosaico di trencadís
è una tecnica utilizzata nei rivestimenti strutturali che consiste nell’utilizzare pezzi di materiali irregolari come ceramica, vetro o marmo, uniti insieme con la malta. Può essere simile a un mosaico, con la differenza che per il trencadís. I pezzi devono essere divisi in modo casuale, mentre per il mosaico le tessere erano formate da forme regolari.
Il Trencadís Gaudí è una particolare tecnica di mosaico che Antoni Gaudí rese popolare in molti dei suoi capolavori architettonici a Barcellona. Il termine “trencadís” significa “rotto” in catalano, il che descrive perfettamente questo metodo unico. Il Trencadís prevede l’utilizzo di piastrelle di ceramica rotte, vetro e altri materiali per creare motivi intricati e colorati sulle superfici.
L’uso di questa tecnica da parte di Gaudí è visibile in numerosi punti di riferimento, come il Parco Güell e la Sagrada Família. Incorporando i trencadís, Gaudí non solo riciclava i materiali, ma realizzava anche disegni vibranti e organici che si fondevano perfettamente con le forme naturali. L’uso dei trencadís esemplifica l’approccio innovativo di Gaudí all’architettura, fondendo funzionalità ed espressione artistica. Questo metodo permette di creare superfici fluide e dinamiche che riflettono la luce in modo accattivante, migliorando l’esperienza estetica e sensoriale complessiva delle sue opere. Trencadís Gaudí rimane un simbolo della sua ingegnosità e della sua influenza duratura sull’architettura modernista.
L’autentico
trencadís
è stato realizzato senza un precedente schizzo iniziale, essendo una tecnica spontanea e creativa allo stesso tempo. All’interno del modernismo catalano, dove si trattava di un movimento profondamente ispirato alla natura, la
trencadís
di Gaudí si distingue per la ricerca del colore, del vigore e del movimento che ha prodotto il suo design utilizzando ogni tipo di materiale riciclato o riutilizzato. Inoltre, si trattava di una tecnica perfetta da utilizzare nelle forme da lui progettate, poiché predominavano le forme curve e si evitavano sempre gli allineamenti rettilinei.
Nei suoi progetti predomina la scelta di colori vivaci e allegri, in grado di dare luce, energia e dinamismo alle sue opere.combinare tecniche e materiali diversi, allo scopo di produrre effetti diversi. Esempi dell’uso di questa tecnica si trovano in molte delle sue opere, come l’ ingresso della tenuta Güell, La Pedrera o Casa Batlló.
Il
trencadís
nella Sagrada Familia
Il
trencadís
della Sagrada Familia si trovano sia all’interno che all’esterno, anche se i pezzi più significativi sono quelli situati nelle torri.
Per massimizzare l’effetto visivo dei campanili, sono rifiniti con pinnacoli ricoperti di
trencadís
realizzati con pezzi di vetro policromo provenienti dall’isola di Murano, vicino a Venezia, noti anche come vetro veneziano.
Curiosamente, i pezzi corrispondenti alla facciata della Natività, che fu l’unica parte della chiesa costruita da Gaudí, non hanno dato gli stessi problemi di fissaggio di quelli corrispondenti alla facciata della Passione, costruita negli anni Settanta. Secondo l’attuale architetto dei lavori, Jordi Bonet, sia il conglomerato utilizzato nelle torri della Passione, sia quello attuale utilizzato per l’esecuzione dei lavori.
trencadís
ha una scarsa capacità di fissaggio, come dimostrano i pezzi che si sono staccati ultimamente.
L’uso di
trencadís
nella Sagrada Familia interessava a Gaudí per diversi motivi:
- Per il suo grande effetto ottico: Il riflesso dei raggi solari sulla ceramica le ha conferito un carattere di movimento e naturalezza, come qualsiasi elemento vivente che si possa trovare in natura. D’altra parte, la vivacità dei suoi colori offre allegria e molto di più in una costruzione urbana.
- Improvvisazione: Secondo la storia, un giorno, quando Gaudí visitò il laboratorio del ceramista Lluís Bru, espresse grande impazienza quando vide la lentezza nel posizionamento dei pezzi. Sembra che abbia preso una piastrella e, sbattendola sul pavimento, abbia esclamato: “Devono essere messi a manciate, altrimenti non finiremo mai.“. E uno degli aspetti che caratterizzano questa tecnica modernista è la possibilità di eseguirla con totale improvvisazione, essendo un processo spontaneo e totalmente creativo.
- Per il riciclo: Pioniere in molte cose, Gaudí aveva già mostrato il suo interesse per l’utilizzo di elementi di riuso, come dimostra l’uso di materiali usati che trovava per strada o durante le sue passeggiate sulla spiaggia.
- Grazie alla sua adattabilità: A differenza dei classici mosaici progettati per coprire superfici piane, il trencadís è un materiale molto
trencadís
è valida per tutti i tipi di superfici grazie alla sua adattabilità e flessibilità. E sappiamo già quanto fossero importanti per Gaudí le forme curve e voluttuose.
Ora che sai cos’è il trencadís Potrai sicuramente osservarlo in diversi punti della Sagrada Familia. Oltre che nelle torri, si trova nelle volte interne, nell’abside e nella sacrestia. E sono sicuro che sulla facciata della Gloria, la prossima che verrà eretta, quando potremo ammirarla, qualche
trencadís
possiamo trovare.
È possibile ammirare il
trencadís
nella Sagrada Familia da qualsiasi punto di Barcellona, poiché basta alzare gli occhi al cielo per trovare i pinnacoli di una qualsiasi delle sue fantastiche torri. Un’altra prova del brillante modernismo concepito da Gaudí in termini di design e un regalo visivo allo skyline di Barcellona.